Ales Bialiatski, vincitore del premio Nobel per la pace nel 2022, è stato arrestato in Bielorussia: dovrà scontare 10 anni di carcere.
In Bielorussia il vincitore del premio Nobel per la Pace Ales Bialiatski è stato condannato a scontare la pena detentiva di 10 anni di carcere. La notizia è giunta attraverso una dichiarazione ufficiale del Viasna Human Rights Centre.
La situazione risulta essere già tesa in seguito alle proteste che hanno avuto luogo nel centro di Vilnius. Lì diverse decine di rappresentanti della diaspora bielorussa si sono uniti per manifestare contro i prigionieri politici bielorussi detenuti dal regime di Aleksandr Lukashenko per delitti d’opinione.
Si tratta di una fondazione creata dall’attivista per i diritti umani. A tal proposito il Viasna Human Rights Centre è intervenuto spiegando che il vincitore del Nobel per la pace è stato condannato. A suo carico pende l’accusa di presunto contrabbando e finanziamento di “attività che violano l’ordine pubblico”. La notizia è stata successivamente riportata dall’emittente televisiva Bbc.
Secondo quanto stabilito dalla condanna del tribunale, Ales Bialiatski dovrà scontare 10 anni di prigione. L’attivista bielorusso ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 2022. Presiede anche l’associazione per i diritti umani russa Memorial e l’organizzazione per i diritti umani ucraina il Centro per le libertà Civili.
L’accusa
Secondo il tribunale Ales Bialiatski è definito come “uno degli iniziatori del movimento per la democrazia emerso a metà degli anni ’80 in Bielorussia, che ha dedicato la sua intera vita a promuovere la democrazia e lo sviluppo pacifico del suo Paese”. All’interno della nota che motiva l’arresto dell’attivista bielorusso viene spiegato come “le autorità governative” abbiano “ripetutamente cercato di mettere a tacere Bialiatski che dal 2020 è in prigione senza processo. Nonostante le tremende difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un passo nella sua lotta per i diritti e la democrazia in Bielorussia”.
